martedì 5 gennaio 2010

Al terzo richiamo... in Francia si scatenerà l'inferno

La Francia si propone, in questo inizio di 2010, come uno degli stati più attenti alla lotta alla pirateria informatica è infatti da poco entrata in vigore la famigerata legge Creation et Internet
che si ripropone di "educare" il mondo virtuale francese.

L'utente che verrà scoperto nell'atto di donwloadare material coperto da copyright riceverà, la prima volta una email, la seconda volta una raccomandata ed infine, qualora non demorda, verrà giudicato e condannato a pagare una multa o ad essere coattivamente scollegato dalla rete.

Tale legge, fortemente voluta dal Presidente Sarkozy, vuole per prima cosa educare le persone ad un uso corretto della rete, e giungere alle sanzioni soltanto come ultima ratio.

I problemi a mio parere sono molteplici.

innanzitutto, siamo di fronte all'ennesimo slogan politico privo di una base di fattibilità concreta; mi spiego meglio: l'Alta Autorità per la diffusione delle opere e la protezione dei diritti su Internet (Hadopi), sarà l'organo preposto ai controlli. Di quali strumenti, ma soprattutto di quali investimenti questa autorità avrà bisogno? In che modo si riuscirà a controllare a tappeto il web francese/mondiale?

Dubbi sull'efficacia dell'ADOPI sorgono da diverse parti:

innanzitutto gli utenti troveranno nuovi modi per condividere file; l'evoluzione storico-tecnologica che ci ha portato da Napster a Torrent ne è l'emsempio concreto. il sistema francese non piace nemmeno ai servizi segreti inglesi che temono l'aumentare di sistemi di download anonimo e di consequenza l'aumentare di problematiche relative alla lotta alla pedopornografia ed al terrorismo.

Siamo sicuri che la salvaguardia delle major musicali e cinematografiche conta dippiù della lotta al terrorismo?

Forse la mia domanda è esagerata... ma in un mondo dove le regole sono dettate dall'economia e dalla finanza... almeno porsi la questione è lecito...

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