mercoledì 28 aprile 2010

Chi siamo veramente

Questo nostro paese mi spaventa sempre di più.

Non passa un giorno nel quale abbia un motivo per lamentarmi dei mei amati compatrioti.

Oggi sono rimasto senza parole davanti alla faccia tosta con cui un centinaio di persone applaudivano l'uscita di Giovanni Tegano (storico Boss della 'Ndrangheta) dalla questura di Reggio Calabria.

Gli applausi non erano rivolti, come immaginavo in un primo momento, ai rappresentati delle forze armate che hanno svolto il blitz ma erano rivolti al Boss; sì esatto.

Una parte della popolazione ha palesemente manifestato il suo disdegno nei confronti della cattura di una persona che è stata addirittura definita un benefattore e portatore di pace.

Questo è quello che una parte degli italiani vuole!!!

Inutile girarci intorno, conviviamo con le Mafie non perchè non abbiamo la forza di combatterle, non perchè ci sentiamo insicuri e abbandonati, non perchè siamo ignoranti;

conviviamo con le mafie semplicemente perchè SIAMO MAFIOSI.

Non ci sono altre spiegazioni

per non dimenticare


sabato 24 aprile 2010

IJF10 - prime sensazioni

L'esperienza dei "ventini" a Perugia è cominciata alla grande; l'HigFive riuscito bene...
anche se la partecipazione andava un po' forzata, lo scetticismo invade il nostro popolo italico ma la tenacia di tutti noi e la voglia di comunicare qualcosa di positivo sono stati elementi fondamentali per l'ottima riuscita dell'evento.
Ora siamo in sala pronti a seguire una conferenza sul giornalismo di inchiesta... vediamo un po' di che si parla.
L'attesa maggiore è per stasera con i seguenti appuntamenti:
Flash Mob Write here Write now
e per l'appuntamento con AlGore e Saviano

aggiornamenti a seguire

martedì 6 aprile 2010

martedì 30 marzo 2010

giovedì 25 marzo 2010

Media Camp - 25 Aprile - Perugia - ore 09.00 – Sala Lippi

Un Barcamp è definito una non conferenza: un evento, nato dal desiderio delle persone di condividere e apprendere in un ambientevaperto e libero: quindi massima interazione tra i partecipanti. L’idea alla base di un barcamp è che tutti i partecipanti siano in qualche modo attivi e coinvolti. Tutti sono invitati a presentare un argomento, a partecipare attivamente alle discussioni o a dare una mano nell’organizzazione o a supporto dell’evento.

Il Mediacamp è un Barcamp dedicato alle discussioni sullo stato dei media e dell’informazione alla luce del fenomeno crowdsourcing (neologismo che pone la folla crowd come fonte sourcing di saggezza). Si parlerà quindi dello sviluppo dell’informazione, della tutela della privacy e ancora delle pontenzialità di business create dalla folla, con e tra la gente. Per un confronto sul ruolo dei media tradizionali (dalla tanto amata radio alla vituperata televisione) rispetto al vorticoso incedere di internet e al declino della carta stampata. La novità sta nel comportamento della folla?

Unico moderatore il tempo. Tutti i partecipanti avranno, infatti, 10 minuti per esporre le proprie idee e 5 minuti per rispondere alle domande. Appuntamento domenica 25 aprile ore 9.00 Sala Lippi. Iscriviti qui.

In collaborazione con Ventialle20, il primo think tank universitario in Italia.

giovedì 11 marzo 2010

Perchè difendere la libertà su internet

Esistono delle motivazioni concrete per poter affermare che una rete libera è meglio di una rete censurata? Ovvio che sì.

Quello che vorrei fare in questo mio post è raccontare cosa è successo oggi pomeriggio e cercare così di estrapolare esempi concreti della ricchezza di una rete libera.

Cos'è successo oggi? in sè e per sè nulla di particolare. Classico "convegnone" potenzialmente interessante: "Internet è libertà. Perché dobbiamo difendere la rete" presso Palazzo di Montecitorio, Sala della Regina.

Non avendo fatto in tempo a registrarmi decido di "gustarmelo" in streaming (e anche quì nulla di nuovo).

Saluto e introduzione:
Gianfranco Fini

Lectio:
Lawrence Lessig: "Il web e la trasparenza tra ideali e realtà."

Ne discutono:
- Franco Bernabè;
- Umberto Croppi;
- Fiorello Cortiana;
- Juan Carlos De Martin;
- Paolo Gentiloni;
- Stefano Quintarelli;
- Paolo Romani.

Modera e conduce: Riccardo Luna.

Come già fatto in altre occasioni armo tutti i miei strumenti di SN e comincio la diretta.

Attenzione, notare bene cosa dico: COMINCIO LA DIRETTA e non assisto alla diretta.

Dov'è la differenza: la possibilità di navigare in rete mi permette di interagine "live" con il fantastico mondo di Twitter e scambiare informazioni, commenti, delucidazioni con una miriade di persone.

Ecco ciò che per me significa una rete libera.

durante lo streaming sono nati spontanamente spunti interessanti tipo:

problema di sincronia tra le riprese di Lessig e i video che lui mandava durante la lectio (complimenti agli organizzatori... il metodo lessig non me lo sono mica inventato io...)
tempo 5 minuti e twitterland già proponeva i video su youtube



ok cosa abbastanza facile... ma se questo non è valore aggiunto ditemi voi...

Durante un convegno è normale che qualcosa sfugga... problema risolto... in tempo reale highlights delle migliori e peggiori frasi/concetti/slogan e chi più ne ha più ne metta... anhe questo, banale o geniale?

potrei continuare così per ore... abbiamo virgolettati di tutti, commenti ai virgolettati, domande fatte in diretta nate spontaneamente dalla rete (non sono state tantissime quelle effettivamente lette... ma con un panel così ampio era prevedibile)

La rete è fatta di persone, lo strumento ha vantaggi e pericoli su questo non si discute...

Ma come ha detto Lessig la stessa cosa valeva anche per Guttemberg.

Secondo i più classici manuali di management in commercio, il processo di innovazione avviene secondo un processo di rottura di schemi precedenti. Come si può rompere se non si è liberi di uscire dagli schemi?

Sempre secondo Lessig "Innovazione è libertà"... come dargli torto

ecco un po' di spunti su cosa è successo in termini di numeri e flussi:

http://ow.ly/1h6ct

http://www.youtube.com/watch?v=Ry1Gdeudbgo

http://www.flickr.com/photos/capitaledigitale/sets/72157623500751256/

http://tweetphoto.com/14010549

Serve altro?

INTERNET FOR FREE

Pronto a seguire difenderelarete

#difenderelarete #capdig

martedì 9 marzo 2010

New York Isn’t Silicon Valley. That’s Why They Like It

Interessante articolo pubblicato ieri dal New York Times.

Va avanti l'idea ed il progetto del New York Tech Meet-Up, abilmente descritto nell'articolo in questione. Il progetto in questione ha da poco superato i diecimila iscritti (un risultato interessante raggiunto in cinque anni).

Gli eventi si rinnovano con scadenza mensile dando spazio, non soltanto ai soliti geeks o hackers ma anche a managers e uomini di impresa attenti e interessati all'innovazione.

Sono sempre più convinto che la ripresa economica mondiale debba passare necessariamente per un processo di innovazione culturale e soprattutto metodologico.

Fortunamente la rete mette a disposizione nuovi strumenti comunicativi, attraverso i quali filtrare e monitorare tutte quelle iniziative per così dire interessanti.

Non a caso le rivoluzioni più interessanti stanno avvendo proprio attorno alle industrie delle quali New York detiene lo scettro: i media, la pubblicità ed il mondo editoriale.

Stiamo quindi assistendo alla nascita di un nuovo polo di startup, antagonista o complementare alla famigerata Silicon Valley?

E' partita una bella sfida tra East e West Coast...

IPad TV Commercial

Interessante segnalazione

Il mio caro amico Gabriele ha postato un interessante commento all' apertura del VOIP su Iphone:

http://www.clubdeimediasociali.it/2010/03/anche-apple-apre-al-voip-linizio-di-un-nuovo-modello-di-business-per-i-portable-devices-di-cupertino/

lunedì 8 marzo 2010

Vai dove ti porta il trend sociale

Parliamo un po' di Twitter.

Secondo il suo fondatore, gli iscritti sono aumentati de 1500%; più di 70mila applicazioni ufficiali sono state sviluppate.

Il famoso strumento di microblogging sta diventando sempre di più un punto di partenza per diffondere messaggi accessibili su altre piattaforme online come Facebook o LinkedIn. La forza di Twitter può essere interpretata dal livello di impegno dei suoi utenti. La possibilità di interercare fra loro diversi SN permette un notevole risparmio di tempo.

La gestione degli status rimane, secondo il mio punto di vista, l'elemento comunicatico strategicamente più rilevante ed importante su tutte le piattaforme di questo tipo. L'attenzione che dedichiamo all'update degli status è nettamente superiore rispetto alla gestione di altri servizi disponibili.

I numeri sono impressionanti: ogni giorno sono 50 milioni i tweet pubblicati (direttamente da persone o in modo automatico). In un mese, dunque, i messaggi sui microblog sono 1,2 miliardi.
Di questi una buona fetta passa o arriva dagli gli altri Social Network.
Un flusso di informazioni altamente rilevante.

La sfida è riuscire a convogliare ed utilizzare queste informazioni.

Dal micro credito la micro blogging... qualcuno forse ha già qualche idea su come sviluppare un business a riguardo.

Si apre una sfida molto interessante.

giovedì 4 febbraio 2010

A proposito dei social netkork SN

Oramai non si parla d'altro. Se non sei presente su almeno 5-6 SN non conti nulla.
Vale anche il processo inverso: sei forte se resisti, a patto che si tratti di una resistenza attiva e motivata. Non vale la pigrizia o l'analfabetizzazione informatica!!!

I numeri parlano chiaro: (dati tratti dall'8° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, promosso da H3G, Mediaset, Mondadori, Rai e Telecom Italia)

Facebook, conosciuto dal 61,6% degli italiani, YouTube (60,9%), Messenger (50,5%), Skype (37,6%) e MySpace (31,8%).

Stiamo imparando a vivere on-line, scandendo i tempi della nostra connettibilità in base alle nostre esigenze:

La maggioranza degli intervistati dal Censis (il 68,4%) preferisce accedere a Facebook nelle ore serali, il 36,5% si connette solitamente nelle ore diurne, il 15,3% durante l’orario di lavoro o di studio, e solo uno su dieci accede al sito esclusivamente nel weekend.

La connessione diventa sempre di più uno strumento per misurare e valutare il nostro grado di libertà e livello di soddisfacimento.

La connessione da Cellulare o dispositivi mobili sta trasformando le modalità di sfruttamento dei servizi: Oggi si parla di complementareità e personalizzazione dei serivizi e degli strumenti che si utilizzano.

Diverse esigenze e diversi strumenti vengono soddisfatti attraverso device sempre più specifi.

Fino a qualche anno fa pensavamo che il PC sarebbe diventato l'unico strumento attraverso il quale avremmo gestito tutte le nostre attività. Non avevamo idea di cosa fosse uno smartphone (possibilmente touch screen) o in un futuro breve un lettore digitale quale il Kindle o il tanto decantato/criticato I-pad.

Avrei una domanda da porre:

L'innovazione tecnologica oggi disponibile ha concretamente portato ad un aumento della qualità dei contenuti disponibili in rete?



mercoledì 3 febbraio 2010

Corsi e ricorsi storici

Menomale che esistono gli archivi...

La presentazione dell'attesissimo I-Pad ha scatenato parecchie reazioni negative da parte degli appassionati e non. è vero che tutti, me compreso, ci aspettavamo qualcosa in più da Mr. Jobs...
cosa dire: diamo tempo agli addetti ai lavori, più o meno ufficiali, di sviluppare meglio il nuovo prodotto di Cupertino.

A tal proposito, ho trovato alcuni commenti successivi alla presentazione del primo modello di I-pod. Semplicemente divertente... Buona lettura:

Commenti tratti da I-Phone Italia

9 anni fa si parlava così dell' I-pod:

  1. iPoop, iCry… mi aspettavo qualcosa di più.
  2. Perfetto, proprio quello che serviva al mondo… un altro lettore mp3. Forza Steve, dov’è il Newton?
  3. Ancora non ci credo… Tutta questa suspance per qualcosa di inutile. Chi se ne frega di un altro lettore mp3? Io volevo qualcosa di nuovo! Voglio il “think different”. Perchè hanno fatto questo? E’ così sbagliato e così stupido!
  4. Tutto questo hype per un lettore mp3? Un rivoluzionario dispositivo digitale? La mente di Steve Jobs deve essere veramente andata per pensare che questo “coso” decollerà.
  5. Non è rivoluzionario. Lettori mp3 ad alta capacità già esistono. Con Creative che sta entrando nel mercato con il nomad, tirerà fuori un player con specifiche simili, ma ad un prezzo migliore. Esce in un momento sbagliato, e in un settore sbagliato, che non compete Apple. La gente chiede un PDA, e Apple tira fuori un lettore mp3? Senza futuro. Sotto natale i lettori mp3 cinesi invaderanno il mercato e saranno molto più economici di questo. Apple dovrebbe pensare di più ai servizi DRM e non a produrre un device.

venerdì 29 gennaio 2010

Tutti al Java Day

Mancano meno di 24 ore al Java Day Romano...
ottimo panel, ottimi interventi... siamo in overbooking già da parecchi giorni

Ci sarà da divertirsi!!!

A domani

R

venerdì 22 gennaio 2010

Quantità non è sinonimo di qualità, La Cina ed Internet

Risposta del Governo Cinese al discorso della Clinton.

A quanto pare i vertici di Pechino non hanno apprezzato le parole del Segretario di Stato USA, che soltanto ieri aveva commentato i fatti degli ultimi giorni, con particolare riferimento agli attacchi subiti da parte del servizio di posta di Google, dichiarando che "I Paesi che limitano il libero accesso alle informazioni o violano i diritti basilari degli utenti di Internet rischiano di tagliarsi fuori dal progresso del secolo".

Pronta risposta di Pechino, secondo cui la Cina non viola alcun diritto come dimostrano i numeri:
384 milioni di utenti, 3,68 milioni di website, 180 milioni di blog.

alcune osservazioni:
innanzitutto, a quanto ammonta la popolazone totale cinese? 1 miliardo? le cifre di cui parlano non sembrano così eclatanti...

la distribuzione di questi dati?

MA SOPRATTUTTO: A COSA E A QUALI SERVIZI POSSONO ACCEDERE QUESTI UTENTI?

A cosa serve un accesso controllato, filtrato e censurato? Internet, la rete sono strumenti attraverso i quali trasmettere informazioni e conoscenza; la vera forza sta nello sfruttamento e la seleione delle informazioni che viaggiano nel web. La selezione spetta però al singolo utente e non ad un organo predisposto a ciò.

Non vorrei sembrare banale... ma purtroppo i fatti (ed il loro commentarli) mi spingono ad esserlo.

Le potenzialità della rete sono illimitate, come daltronde i molteplici utilizzi che se ne possono fare: c'è chi studia, sviluppa conoscenza, scambia informazioni, raccoglie fondi e racconta storie... come c'è chi vende armi, droga ed illegalità... non per questo la rete va censurata.

Quello che serve è sempre di più un qualcosa dove la cooperazione internazionale è elemento di cruciale importanza.

Su una cosa possiamo stare tranquilli: la differnza di interessi in questo caso è talmente ampia che, a differenza di quanto accaduto per l'ambiente, non rischiamo di veder neascere un G2 USA-Cina.

giovedì 14 gennaio 2010

Strani messaggi dal passato

"I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac-Man avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva. " Kristian Wilson, Nintendo Inc. 1989


Come cambia la Privacy

Sembra sempre più urgente ridefinire il concetto di Privacy. Ma come?

Le tecnologie, le nuove esigenze sociali e politiche ci costringeranno a breve, forse nell'immediato, a rivedere e correggere il concetto di privacy e quelle che sono le sue molteplici applicazioni e interpretazioni.

La spinta parte da due fronti principalmente. Da una parte il dilagare dei social network, sui quali siamo noi stessi a riempire le pagine con foto, commenti, status updates e quant'altro riguarda sempre di più la nostra sfera personale.

Secondo il fondatore e CEO di Facebook «Ormai gli utenti condividono senza problemi le informazioni personali online. Le norme sociali cambiano nel tempo. E così è anche per la privacy». Ha senso dire che la riservatezza non esiste più? In parte sì, nel momento in cui nella maggior parte dei casi siamo noi stessi a divulgare informazioni "sensibili".

La polemica nasce in seguito agli ultimi cambiamenti nelle impostazioni di privacy che il maggior socail network del mondo ha da poco comunicato ai suoi utenti.

La consapevolezza delle proprie azioni, secondo Zuckemberg, sarebbe sufficiente a far crollare il diritto alla riservatezza che invece tutti reclamano.

Che senso ha "postare" informazioni che nessuno può leggere?

L'altro aspetto che in questi giorni fa iscutere a proposito delle regole di privacy riguarda la c.d. sicurezza internazionale. Mi riferisco a tutte queste nuove tecniche di controllo, di cui i body scaner negli aereoporti sono l'ultima invenzione, rivolte ad aumentare la tutela di tutti noi nei confronti del terrorismo internazionale. Parecchie anche in questo caso le polemiche.

A differenza dei social network, in questo caso, non ci sono azioni 2.0 da parte degli utenti, ma una imposizione dall'alto sul nostro modo di agire.

Come comportarsi in questo caso? Onestamente non mi sento di recriminare del tutto questo tipo di azioni volte a tutelare la sicurezza nazionale. Qual'è il limite possibile di tali azioni? Personalmente non lo so...

Una cosa è certa: ci troviamo sicuramente in un periodo storico che promette importanti cambiamenti in quelli che sono i nostri attuali stili di vita...

Per maggiori info
corriere.it

lunedì 11 gennaio 2010

domenica 10 gennaio 2010

Modern Life Style

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201001articoli/51113girata.asp

http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6982379.ece

Forse questa volta gli italiani si arrabieranno...

Ci siamo, forse è la volta buona che qualche italiano si arrabbia...

alla fine la bolla esloderà anche in Italia... forse sarà la famoa goccia che fa trabbocare il vaso...
A nulla sono serviti scandali di vario tipo, abusi politici, crisi finanziarie...
Gli Italiani sono un popolo che non si incazza... ma forse ci siamo...

Previsto per il 10 e 11 gennaio uno sciopero dei dipendenti mediaset per "protestare contro la decisione dell'azienda di chiudere a partire dall'1 febbraio i settori Sartoria, Trucco e Acconciatura, 'esternalizzando' i relativi servizi a Pragna service" (Repubblica.it).

Secondo Repubblica "L'annuncio è stato accolto con grande preoccupazione dall'azienda, che vede a rischio le trasmissioni legate al campionato di calcio di serie A la domenica, e il giorno successivo la diretta del Grande Fratello".

Riusciranno gli italiani a stare senza campionato e senza Grande Fratello?

forse sarà la volta buona... qualcuno che si incazza e dice basta... speriamo in un risveglio sociale nel nome di calci di rigore negati e confessionali violati!!!

sabato 9 gennaio 2010

Concorso Java Day 2010

l JavaDay in collaborazione con la Consulta di Ingegneria Informatica dell’Università Roma Tre e IBM ha organizzato un concorso per assegnare 6 premi di laurea di 1000 euro l'uno (3 tesi magistrali e 3 tesi triennali)

Qui tutti i dettagli http://roma.javaday.it/javaday2010/bando-tesi-universitarie

Il concorso è rivolto a chi si è laureato in ingegneria informatica (o classe equivalente) in qualsiasi università italiana tra il 1° settembre 2008 e oggi
Scadenza 20 gennaio

Conosci qualcuno che può essere interessato?

Puoi spargere la voce il più possibile?

martedì 5 gennaio 2010

Al terzo richiamo... in Francia si scatenerà l'inferno

La Francia si propone, in questo inizio di 2010, come uno degli stati più attenti alla lotta alla pirateria informatica è infatti da poco entrata in vigore la famigerata legge Creation et Internet
che si ripropone di "educare" il mondo virtuale francese.

L'utente che verrà scoperto nell'atto di donwloadare material coperto da copyright riceverà, la prima volta una email, la seconda volta una raccomandata ed infine, qualora non demorda, verrà giudicato e condannato a pagare una multa o ad essere coattivamente scollegato dalla rete.

Tale legge, fortemente voluta dal Presidente Sarkozy, vuole per prima cosa educare le persone ad un uso corretto della rete, e giungere alle sanzioni soltanto come ultima ratio.

I problemi a mio parere sono molteplici.

innanzitutto, siamo di fronte all'ennesimo slogan politico privo di una base di fattibilità concreta; mi spiego meglio: l'Alta Autorità per la diffusione delle opere e la protezione dei diritti su Internet (Hadopi), sarà l'organo preposto ai controlli. Di quali strumenti, ma soprattutto di quali investimenti questa autorità avrà bisogno? In che modo si riuscirà a controllare a tappeto il web francese/mondiale?

Dubbi sull'efficacia dell'ADOPI sorgono da diverse parti:

innanzitutto gli utenti troveranno nuovi modi per condividere file; l'evoluzione storico-tecnologica che ci ha portato da Napster a Torrent ne è l'emsempio concreto. il sistema francese non piace nemmeno ai servizi segreti inglesi che temono l'aumentare di sistemi di download anonimo e di consequenza l'aumentare di problematiche relative alla lotta alla pedopornografia ed al terrorismo.

Siamo sicuri che la salvaguardia delle major musicali e cinematografiche conta dippiù della lotta al terrorismo?

Forse la mia domanda è esagerata... ma in un mondo dove le regole sono dettate dall'economia e dalla finanza... almeno porsi la questione è lecito...

lunedì 4 gennaio 2010

Passaggio a Mac in corso

Anno nuovo, mondo informatico nuovo...
proviamo questa nuova avventura

sabato 2 gennaio 2010

ed ecco il 2010

Buon anno a tutti,

fino alla "Befana" gli auguri sono ben accetti e tollerati... dal sette in poi, quando la gente si incontra e qualcuno ancora se ne esce con "tanti auguri di buon anno" capita abbastanza spesso di vedere facce tra lo sconcertato ed il perplesso...

In poche parole: sbrighiamoci con il giro di saluti ed auguri e cominciamo a lavorare sulla realizzazione dei nostri propositi...

il 2010 è appena iniziato