martedì 30 marzo 2010
giovedì 25 marzo 2010
Media Camp - 25 Aprile - Perugia - ore 09.00 – Sala Lippi
Il Mediacamp è un Barcamp dedicato alle discussioni sullo stato dei media e dell’informazione alla luce del fenomeno crowdsourcing (neologismo che pone la folla crowd come fonte sourcing di saggezza). Si parlerà quindi dello sviluppo dell’informazione, della tutela della privacy e ancora delle pontenzialità di business create dalla folla, con e tra la gente. Per un confronto sul ruolo dei media tradizionali (dalla tanto amata radio alla vituperata televisione) rispetto al vorticoso incedere di internet e al declino della carta stampata. La novità sta nel comportamento della folla?
Unico moderatore il tempo. Tutti i partecipanti avranno, infatti, 10 minuti per esporre le proprie idee e 5 minuti per rispondere alle domande. Appuntamento domenica 25 aprile ore 9.00 Sala Lippi. Iscriviti qui.
In collaborazione con Ventialle20, il primo think tank universitario in Italia.
mercoledì 17 marzo 2010
giovedì 11 marzo 2010
Perchè difendere la libertà su internet
Quello che vorrei fare in questo mio post è raccontare cosa è successo oggi pomeriggio e cercare così di estrapolare esempi concreti della ricchezza di una rete libera.
Cos'è successo oggi? in sè e per sè nulla di particolare. Classico "convegnone" potenzialmente interessante: "Internet è libertà. Perché dobbiamo difendere la rete" presso Palazzo di Montecitorio, Sala della Regina.
Non avendo fatto in tempo a registrarmi decido di "gustarmelo" in streaming (e anche quì nulla di nuovo).
Saluto e introduzione:
Gianfranco Fini
Lectio:
Lawrence Lessig: "Il web e la trasparenza tra ideali e realtà."
Ne discutono:
- Franco Bernabè;
- Umberto Croppi;
- Fiorello Cortiana;
- Juan Carlos De Martin;
- Paolo Gentiloni;
- Stefano Quintarelli;
- Paolo Romani.
Modera e conduce: Riccardo Luna.
Come già fatto in altre occasioni armo tutti i miei strumenti di SN e comincio la diretta.
Attenzione, notare bene cosa dico: COMINCIO LA DIRETTA e non assisto alla diretta.
Dov'è la differenza: la possibilità di navigare in rete mi permette di interagine "live" con il fantastico mondo di Twitter e scambiare informazioni, commenti, delucidazioni con una miriade di persone.
Ecco ciò che per me significa una rete libera.
durante lo streaming sono nati spontanamente spunti interessanti tipo:
problema di sincronia tra le riprese di Lessig e i video che lui mandava durante la lectio (complimenti agli organizzatori... il metodo lessig non me lo sono mica inventato io...)
tempo 5 minuti e twitterland già proponeva i video su youtube
ok cosa abbastanza facile... ma se questo non è valore aggiunto ditemi voi...
Durante un convegno è normale che qualcosa sfugga... problema risolto... in tempo reale highlights delle migliori e peggiori frasi/concetti/slogan e chi più ne ha più ne metta... anhe questo, banale o geniale?
potrei continuare così per ore... abbiamo virgolettati di tutti, commenti ai virgolettati, domande fatte in diretta nate spontaneamente dalla rete (non sono state tantissime quelle effettivamente lette... ma con un panel così ampio era prevedibile)
La rete è fatta di persone, lo strumento ha vantaggi e pericoli su questo non si discute...
Ma come ha detto Lessig la stessa cosa valeva anche per Guttemberg.
Secondo i più classici manuali di management in commercio, il processo di innovazione avviene secondo un processo di rottura di schemi precedenti. Come si può rompere se non si è liberi di uscire dagli schemi?
Sempre secondo Lessig "Innovazione è libertà"... come dargli torto
ecco un po' di spunti su cosa è successo in termini di numeri e flussi:
http://ow.ly/1h6ct
http://www.youtube.com/watch?v=Ry1Gdeudbgo
http://www.flickr.com/photos/capitaledigitale/sets/72157623500751256/
http://tweetphoto.com/14010549
Serve altro?
INTERNET FOR FREE
martedì 9 marzo 2010
New York Isn’t Silicon Valley. That’s Why They Like It
Va avanti l'idea ed il progetto del New York Tech Meet-Up, abilmente descritto nell'articolo in questione. Il progetto in questione ha da poco superato i diecimila iscritti (un risultato interessante raggiunto in cinque anni).
Gli eventi si rinnovano con scadenza mensile dando spazio, non soltanto ai soliti geeks o hackers ma anche a managers e uomini di impresa attenti e interessati all'innovazione.
Sono sempre più convinto che la ripresa economica mondiale debba passare necessariamente per un processo di innovazione culturale e soprattutto metodologico.
Fortunamente la rete mette a disposizione nuovi strumenti comunicativi, attraverso i quali filtrare e monitorare tutte quelle iniziative per così dire interessanti.
Non a caso le rivoluzioni più interessanti stanno avvendo proprio attorno alle industrie delle quali New York detiene lo scettro: i media, la pubblicità ed il mondo editoriale.
Stiamo quindi assistendo alla nascita di un nuovo polo di startup, antagonista o complementare alla famigerata Silicon Valley?
E' partita una bella sfida tra East e West Coast...
Interessante segnalazione
http://www.clubdeimediasociali.it/2010/03/anche-apple-apre-al-voip-linizio-di-un-nuovo-modello-di-business-per-i-portable-devices-di-cupertino/
lunedì 8 marzo 2010
Vai dove ti porta il trend sociale
Secondo il suo fondatore, gli iscritti sono aumentati de 1500%; più di 70mila applicazioni ufficiali sono state sviluppate.
Il famoso strumento di microblogging sta diventando sempre di più un punto di partenza per diffondere messaggi accessibili su altre piattaforme online come Facebook o LinkedIn. La forza di Twitter può essere interpretata dal livello di impegno dei suoi utenti. La possibilità di interercare fra loro diversi SN permette un notevole risparmio di tempo.
La gestione degli status rimane, secondo il mio punto di vista, l'elemento comunicatico strategicamente più rilevante ed importante su tutte le piattaforme di questo tipo. L'attenzione che dedichiamo all'update degli status è nettamente superiore rispetto alla gestione di altri servizi disponibili.
I numeri sono impressionanti: ogni giorno sono 50 milioni i tweet pubblicati (direttamente da persone o in modo automatico). In un mese, dunque, i messaggi sui microblog sono 1,2 miliardi.
Di questi una buona fetta passa o arriva dagli gli altri Social Network.
Un flusso di informazioni altamente rilevante.
La sfida è riuscire a convogliare ed utilizzare queste informazioni.
Dal micro credito la micro blogging... qualcuno forse ha già qualche idea su come sviluppare un business a riguardo.
Si apre una sfida molto interessante.