giovedì 11 marzo 2010

Perchè difendere la libertà su internet

Esistono delle motivazioni concrete per poter affermare che una rete libera è meglio di una rete censurata? Ovvio che sì.

Quello che vorrei fare in questo mio post è raccontare cosa è successo oggi pomeriggio e cercare così di estrapolare esempi concreti della ricchezza di una rete libera.

Cos'è successo oggi? in sè e per sè nulla di particolare. Classico "convegnone" potenzialmente interessante: "Internet è libertà. Perché dobbiamo difendere la rete" presso Palazzo di Montecitorio, Sala della Regina.

Non avendo fatto in tempo a registrarmi decido di "gustarmelo" in streaming (e anche quì nulla di nuovo).

Saluto e introduzione:
Gianfranco Fini

Lectio:
Lawrence Lessig: "Il web e la trasparenza tra ideali e realtà."

Ne discutono:
- Franco Bernabè;
- Umberto Croppi;
- Fiorello Cortiana;
- Juan Carlos De Martin;
- Paolo Gentiloni;
- Stefano Quintarelli;
- Paolo Romani.

Modera e conduce: Riccardo Luna.

Come già fatto in altre occasioni armo tutti i miei strumenti di SN e comincio la diretta.

Attenzione, notare bene cosa dico: COMINCIO LA DIRETTA e non assisto alla diretta.

Dov'è la differenza: la possibilità di navigare in rete mi permette di interagine "live" con il fantastico mondo di Twitter e scambiare informazioni, commenti, delucidazioni con una miriade di persone.

Ecco ciò che per me significa una rete libera.

durante lo streaming sono nati spontanamente spunti interessanti tipo:

problema di sincronia tra le riprese di Lessig e i video che lui mandava durante la lectio (complimenti agli organizzatori... il metodo lessig non me lo sono mica inventato io...)
tempo 5 minuti e twitterland già proponeva i video su youtube



ok cosa abbastanza facile... ma se questo non è valore aggiunto ditemi voi...

Durante un convegno è normale che qualcosa sfugga... problema risolto... in tempo reale highlights delle migliori e peggiori frasi/concetti/slogan e chi più ne ha più ne metta... anhe questo, banale o geniale?

potrei continuare così per ore... abbiamo virgolettati di tutti, commenti ai virgolettati, domande fatte in diretta nate spontaneamente dalla rete (non sono state tantissime quelle effettivamente lette... ma con un panel così ampio era prevedibile)

La rete è fatta di persone, lo strumento ha vantaggi e pericoli su questo non si discute...

Ma come ha detto Lessig la stessa cosa valeva anche per Guttemberg.

Secondo i più classici manuali di management in commercio, il processo di innovazione avviene secondo un processo di rottura di schemi precedenti. Come si può rompere se non si è liberi di uscire dagli schemi?

Sempre secondo Lessig "Innovazione è libertà"... come dargli torto

ecco un po' di spunti su cosa è successo in termini di numeri e flussi:

http://ow.ly/1h6ct

http://www.youtube.com/watch?v=Ry1Gdeudbgo

http://www.flickr.com/photos/capitaledigitale/sets/72157623500751256/

http://tweetphoto.com/14010549

Serve altro?

INTERNET FOR FREE

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