Da Repubblica.it
CYBERTERRORISMO
Gruppo di hacker iraniani
pirata il sito di Twitter
Per circa un'ora il dominio del social network è stato dirottato su una pagina con scritte in arabo: "Gli Usa non controllano la rete. E' Teheran a farlo con il suo potere"
ROMA - Un gruppo iraniano, l'Iranian Cyber Army, ha piratato il sito di Twitter. Le notizie relative all'operazione non sono ancora complete, visto che Twitter sta ancora indagando. Secondo le prime informazioni, sembra che l'attacco sia stato eseguito modificando i nomi di dominio (dns) di twitter.com, in modo che la homepage venisse rediretta su una pagina in cui compariva il logo del gruppo di hackers e una bandiera verde con scritte in arabo. L'attacco, avvenuto verso le 22:00 in California (le 6 del mattino in Italia), è rimasto visibile per circa un'ora. Poi la situazione è tornata alla normalità, e il sito di microblogging ha ricominciato a funzionare.
Ecco la scritta messa in rete dai pirati, con tanto di indirizzo e-mail: "Questo sito è stato piratato dall'Iranian Cyber Army. Gli Stati Uniti credono di controllare e gestire internet con il loro accesso, ma sbagliano. Siamo noi a controllare e gestire la rete con il nostro potere, quindi non provate a provocare il popolo iraniano. Ora quale Paese è nella lista dell'embargo? L'Iran? Gli Usa?". Poi uno "smile" e altre due parole: "Take care", saluti. In aggiunta, alcune frasi in persiano inneggianti la Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, e minacce al movimento riformista dell'Onda Verde.
Secondo quanto si apprende, il gruppo che ha rivendicato l'attacco cibernetico non è stato immediatamente riconosciuto dagli inquirenti. L'azione potrebbe essere intesa come una rappresaglia nei confonti del governo degli Stati Uniti, che durante le proteste per le elezioni iraniane era intervenuto affinché Twitter rimanesse uno strumento a disposizione dei manifestanti di Teheran. In particolare, nei giorni più caldi della protesta, l'amministrazione Obama aveva chiesto ai gestori del social network di rimandare un'operazione di manutenzione che avrebbe portato alla disattivazione momentanea del sito.
Ecco la scritta messa in rete dai pirati, con tanto di indirizzo e-mail: "Questo sito è stato piratato dall'Iranian Cyber Army. Gli Stati Uniti credono di controllare e gestire internet con il loro accesso, ma sbagliano. Siamo noi a controllare e gestire la rete con il nostro potere, quindi non provate a provocare il popolo iraniano. Ora quale Paese è nella lista dell'embargo? L'Iran? Gli Usa?". Poi uno "smile" e altre due parole: "Take care", saluti. In aggiunta, alcune frasi in persiano inneggianti la Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, e minacce al movimento riformista dell'Onda Verde.
Secondo quanto si apprende, il gruppo che ha rivendicato l'attacco cibernetico non è stato immediatamente riconosciuto dagli inquirenti. L'azione potrebbe essere intesa come una rappresaglia nei confonti del governo degli Stati Uniti, che durante le proteste per le elezioni iraniane era intervenuto affinché Twitter rimanesse uno strumento a disposizione dei manifestanti di Teheran. In particolare, nei giorni più caldi della protesta, l'amministrazione Obama aveva chiesto ai gestori del social network di rimandare un'operazione di manutenzione che avrebbe portato alla disattivazione momentanea del sito.
Per il social network californiano si è trattato di una grave falla nel sistema di sicurezza: un aspetto che i gestori del sito dovranno chiarire ai loro utenti. Per ora, la compagnia si è limitata a commentare l'accaduto con un post: "I dns di Twitter sono stati momentaneamente compromessi, ma ora sono stati ripristinati. Stiamo cercando di comprendere la causa dell'accaduto. Vi aggiorneremo presto con ulteriori informazioni". Twitter, uno dei social network più diffusi e ambiziosi del mondo, è già stato protagonista di altri attacchie rallentamenti in passato.
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